ICCRS
(Servizio
Internazionale del Rinnovamento Carismatico Cattolico)
Comunicazione
L'ICCRS si tiene quotidianamente in contatto coi Responsabili del Rinnovamento Carismatico Cattolico di tutto il mondo.
L'ICCRS incontra regolarmente la Santa Sede per avere indicazioni, consigli e per tenerla informata sugli sviluppi del movimento Carismatico nel mondo.
L'ICCRS visita i numerosi centri del Rinnovamento Carismatico Cattolico e i loro Responsabili, promovendo l'esperienza del Battesimo nello Spirito Santo.
L'ICCRS pubblica un Notiziario bimestrale in Inglese, Spagnolo, Francese, Italiano, Tedesco e Portoghese, che contiene novità, testimonianze ed eventi da tutti i paesi.
Conferenze
Dal 1973 l'ICCRS organizza regolarmente Conferenze internazionali per i Responsabili: fino ad oggi se ne sono tenute nove; l'evento di Assisi si è svolto come ritiro guidato dal Padre Raniero Cantalamessa.
L'ICCRS supporta inoltre le iniziative legate alla realizzazione di altre conferenze internazionali, come la Conferenza dei Responsabili dell'Asia, il Dialogo Internazionale dei Movimenti Ecclesiali, eventi giovanili ed iniziative ecumeniche.
Sostentamento
Il servizio di sostentamento dell'ICCRS, quando possibile, offre aiuti finanziari ai Centri del Rinnovamento Carismatico Cattolico delle nazioni in via di sviluppo.
L'ICCRS supporta economicamente i delegati dalle nazioni in via di sviluppo durante le conferenze organizzate dall'ICCRS stesso.
E anche...
L'ICCRS, riconosciuto in Vaticano attraverso il Pontificio Consiglio per i Laici dal 14 Settembre 1993, ha sede a Roma ed opera come centro di informazione e comunicazione al servizio del Rinnovamento Carismatico Cattolico di tutto il mondo. Si propone anche come collegamento tra il Rinnovamento ed il Vaticano.
L'ICCRS incoraggia la solidità pastorale e teologica dei vari gruppi appartenenti al Rinnovamento Carismatico Cattolico, sorti da un'esperienza personale della Pentecoste, conosciuta come "Battesimo nello Spirito". Ci sono circa 100 milioni di cattolici che hanno vissuto quest'esperienza e che l'ICCRS ha indirizzato e servito negli ultimi 20 anni.
Come opera l'ICCRS?
Il Consiglio dell'ICCRS è composto da un Presidente (attualmente Allan Panozza dall'Australia), un Vice-presidente (attualmente Matteo Calisi dall'Italia) ed i membri (al momento 14) che rappresentano l'ICCRS nei 5 continenti e in diversi ministeri e comunità. Il Consiglio è composto da laici, sacerdoti e religiosi. L'ufficio dell'ICCRS, con sede a Roma, ha il suo staff (il Direttore attuale è Oreste Pesare dall'Italia), che coordina l'attuazione delle decisioni adottate dal Consiglio.
L'ICCRS richiede e riceve donazioni dai Comitati Nazionali di Servizio, i Comitati Diocesani e le Associazioni private. Altri aiuti finanziari vengono donati dalle organizzazioni per la beneficenza.
Tu cosa puoi fare?
Quello il Signore ha detto: "Vi ho fatto luce per le Nazioni, così che la mia salvezza possa raggiungere i confini della terra" (Atti 13,47).Puoi anche aiutare l'ICCRS a portare avanti la sua missione:
- Innanzitutto puoi pregare per il lavoro dell'ICCRS.
- Puoi iscriverti al Notiziario, che è la voce dell'ICCRS in tutto il mondo.
- Puoi raccontare la tua esperienza che può essere utile agli altri, o suggerire il modo in cui l'ICCRS può essere utile a te.
- Puoi sostenere le finanze dell'ICCRS mandando un contributo privato, attraverso il Comitato Nazionale di Servizio o attraverso la Diocesi.
Obiettivi e finalità alla luce degli Statuti dell'ICCRS
La missione dell'ICCRS si riscontra nell'art. 8 degli Statuti:
L'ICCRS presta il suo servizio comunicando con:
Case editrici - Comunità, etc.
Movimenti e Organizzazioni
Nazionale - Italia, Inghilterra, Francia, etc.
Rispondendo all'invito del Papa, l'ICCRS fa quanto sopra per il servizio di evangelizzazione (#4)
ICCRS fornisce specifici servizi per mettere in atto la sua missione come elencato nell'Articolo 9.
Supporto ad altre pubblicazioni, traduzioni, etc.
Movimenti e Associazioni
Nazionale
Organizzazioni per la Comunicazione
Fondo per i Progetti (#8)
Quella dell'ICCRS è una storia
di grande fede ma anche di grande divisione. E' la storia
dell'ardito risultato che il Rinnovamento ha ottenuto con
l'approvazione della Chiesa e il favore ricevuto fin dai suoi
primi giorni, ma che è anche una storia di malintesi e
diffidenze fino alla spaccatura.
L'ICCRS iniziò come l'ICO (International Communications Office)
ed non era niente di più della scrivania di Ralph Martin ad Ann
Arbor, nel Michigan. Ralph era stato incaricato dal Comitato
Nazionale di Servizio degli Stati Uniti di mantenere i contatti
internazionali e rispondere alle richieste di informazioni. Io
stesso mi incontrai con Ralph nel 1972 alla Conferenza di Notre
Dame. Mi invitò ad Ann Arbor per stare con lui e così ebbe
inizio un lungo legame di fede ed amicizia.
Nell'Ottobre del 1973 l'ICO sponsorizzò la prima Conferenza
Internazionale dei Responsabili del Rinnovamento presso le suore
di Grottaferrata, in Italia. La ragione per cui fu scelta
Grottaferrata è che era appena oltre i confini della diocesi di
Roma. C'era molto nervosismo per una Conferenza dei Responsabili
Carismatici proprio a Roma.
A questa conferenza ero uno dei relatori e distribuivo un foglio
intitolato "Come nasce il Rinnovamento
in un Paese". I 120 delegati cattolici
ed i 6 osservatori protestanti, incluso il Canonico Michael
Harper, assistevano all'udienza del mercoledì in Vaticano. Tra
tutti, 13 di noi furono ricevuti in un'udienza privata nelle
stanze di sopra attigue alla sala delle udienze. Si potrebbero
raccontare parecchi aneddoti su di noi mentre aspettavamo di
essere ricevuti da Paolo VI.
C'era apprensione ed eccitazione per quello che avrebbe
significato per tutto il Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Paolo VI ci ricevette con benevolenza e, nella comune sorpresa,
anche se non fu menzionato all'udienza generale, estrasse
dall'astuccio del suo assistente capo un testo preparato per noi,
che è stato pubblicato. Aggiunse a voce che comprendeva le
difficoltà alle quali eravamo sottoposti in quel periodo e
promise di dire messa per noi. Ci indicò poi l'arcivescovo Hamer
o.p. come personale contatto che potevamo utilizzare per
raggiungerlo senza dover passare per altri uffici del Vaticano.
Quando ciascuno di noi gli venne presentato, ci salutò molto
cordialmente e sembrò apprezzare e comprendere quello che
facevamo. Paolo VI era un uomo capace di penetrare in profondità
nello spirito di chi incontrava.
Si poteva percepire come leggesse a fondo nella tua anima. Fu per
me un'esperienza toccante. Quando lasciammo la stanza
dell'udienza eravamo veramente pazzi di gioia e, raggiunti gli
altri delegati sulla strada di ritorno per Grottaferrata,
condividemmo la nostra esperienza e pregammo con fede. Da quel
giorno, cominciammo ad avere una visione per la Conferenza di
Notre Dame tenutasi all'università di Notre Dame nel South Bend,
in Indiana, U.S.A., che a quel tempo era la più grande
conferenza del Rinnovamento di tutto il mondo. La visione era in
risposta all'invito del Santo Padre alla Chiesa di venire a Roma
in pellegrinaggio per l'anno santo del 1975. Molte difficoltà si
erano opposte alla nostra venuta, una cosa dopo l'altra sembrava
andar male, incluso l'architetto che doveva preparare gli stand
ed i luoghi d'incontro per la Conferenza che era stato arrestato.
Il Governo italiano si rifiutava di riconoscere che c'era una
Conferenza Internazionale sponsorizzata a Roma. Inoltre c'erano
stati molti rallentamenti e drammi riguardo le pensioni che
dovevano ospitare le persone e parecchi inconvenienti con gli
autobus ed i trasporti. Proprio all'ultimo minuto tutto andò a
posto e la Conferenza si svolse con grande successo.
La conferenza fu memorabile per diverse ragioni: i relatori, il
supporto continuo del Cardinale Leon Joseph Suenens, il Vescovo
McKenney dalle Grandi Rapide, nel Michigan, il fatto che si
svolse sui gradini delle catacombe di San Callisto. Non c'è modo
di far comprendere l'euforia dei presenti quando danzammo con
gioia sui prati del Monastero tra i papaveri selvatici che erano
in mezzo ai fiori. Ricordava lo spirito di Francesco e Chiara
all'inizio del Rinnovamento del Tredicesimo secolo e la
fondazione della Famiglia Francescana.
Durante la
conferenza del lunedì di Pentecoste, i 13.000 delegati si
radunarono nella basilica di S.Pietro per la celebrazione della
santa messa. Al Cardinale Suenens fu concesso il privilegio di
essere il celebrante e di usare l'altare papale per l'occasione,
un evento raro a Roma. Alla conclusione dell'Eucarestia, mentre
aspettavamo l'arrivo del Santo Padre, si innalzarono canti e
preghiere di lode a Dio. Finalmente, Paolo VI arrivò tra grandi
acclamazioni.
Sapevamo che gli era stato consigliato di non partecipare al
nostro incontro, dal momento che questo non avrebbe fatto altro
che rinforzare il movimento del Rinnovamento Carismatico nel
mondo. Tuttavia, egli fu toccato dall'atmosfera di preghiera,
lode e adorazione che poté vedere nella Basilica. Uno dei primi
gesti che fece entrando fu quello di prendere la mano del
Cardinale Suenens e tenerla alta in segno di conferma di quanto
fatto. Poi ci indirizzò, parlando dei tre punti di discernimento
che dovevamo usare nel Movimento. La prima delle linee guida era
la fedeltà all'autentica dottrina della fede, 1
Cor. 1-3; la seconda era che tutti i doni
spirituali devono essere ricevuti con gratitudine per il bene
comune, come la costruzione della Chiesa e della società; il
terzo, e più importante di tutti, era il primato dell'amore.
Solo l'amore nella carità, l'agape, rende il Cristiano perfetto.
Questo solo rende le persone gradite a Dio.
Questo amore non solo presuppone un dono dello Spirito ma implica
l'attiva presenza della Sua persona nel cuore del cristiano.
S.Paolo dice in Gal. 5, 22
che il frutto dello Spirito è l'amore. Quindi tutti devono
essere un solo cuore e una sola anima, Atti
4, 32. Dopo che il Santo Padre ebbe
completato il suo messaggio, disse che questo Rinnovamento deve
far ringiovanire il mondo e restituirgli una spiritualità,
un'anima, un pensiero religioso; deve aprire di nuovo le labbra
serrate del mondo alla preghiera e spalancare la sua bocca al
canto, alla gioia, alla testimonianza. Mentre diceva questo, la
sua voce divenne sempre più vibrante, finché urlò: "Gesù
è il Signore! Alleluia!".
Mentre il Santo Padre usciva, ci fu un grande giubilo con gente
che cantava e danzava attraverso la Basilica, e in quel momento
della giornata fiumi di luce entravano dalle alte vetrate di S.
Pietro. Fu un'esperienza meravigliosamente bella e mi riportò
alla visione che aveva avuto il Canonico Michael Harper nel 1973
e che aveva condiviso con i delegati di Grottaferrata: mentre
stava aspettando che i tredici membri designati per l'udienza
tornassero al pullman, era entrato in Basilica ed aveva
sperimentato la visione dello Spirito Santo che scendeva su
migliaia di persone riunite; ora, dopo soli due anni, questo
stava realmente accadendo sotto ai nostri occhi.
Lo Spirito Santo aveva spronato il cuore di Paolo VI a dare la
sua benedizione al Rinnovamento. La sfida che era davanti a noi
quel giorno era di portare il favore e il riconoscimento del
Rinnovamento Carismatico alla Chiesa mondiale e al mondo. Il
semplice lavoro dello Spirito, che era iniziato a Notre Dame, era
ormai una grazia che fluiva per la Chiesa intera. La scrivania di
Ralph Martin ad Ann Arbor è diventata un servizio che venne
presto spostato a Roma, e che coinvolge il Rinnovamento mondiale.
Dal 1972 l'ICO ha facilitato la crescita del Rinnovamento
Carismatico nella Chiesa Cattolica. Lo ha fatto in diversi modi,
pubblicando un elenco internazionale dei gruppi di preghiera,
fornendo libri e nastri dove c'era bisogno, pubblicando un
Notiziario ed organizzando numerosi incontri internazionali per i
responsabili. L'ICO aveva anche il compito di organizzare la
Conferenza Internazionale a Roma in occasione dell'Anno Santo,
alla quale erano presenti 13.000 persone.
Situata in origine ad Ann Arbor, nel Michigan, l'ICO fu poi
spostata a Bruxels, in Belgio, dove viveva il direttore Ralph
Martin. Il Cardinale Suenens, a cui Paolo VI aveva chiesto di
interessarsi allo sviluppo internazionale del Rinnovamento,
divenne il consigliere episcopale dell'ICO.
Nell'autunno del 1977 un consiglio di 110 persone in
rappresentanza di 60 paesi si impegnò a cercare una guida
riguardo la possibile formazione di un comitato internazionale.
Dopo la consultazione con il Cardinale Suenens, si decise di
formare un comitato di supervisione al lavoro dell'ICO. Questo
nuovo consiglio ebbe la responsabilità di:
Lavorare con il Cardinale Suenens, come Consigliere Episcopale dell'Ufficio delle Comunicazioni Internazionali;
Fornire, attraverso l'Ufficio delle Comunicazioni Internazionali, quei servizi che avrebbero contribuito allo sviluppo del Rinnovamento Carismatico Cattolico;
Controllare periodicamente tutti i servizi dell'Ufficio delle Comunicazioni Internazionali;
Determinare il bilancio dell'Ufficio delle Comunicazioni Internazionali e assumere la responsabilità dei fondi;
Supervisionare le comunicazioni tra l'Ufficio delle Comunicazioni Internazionali e la Santa Sede;
Pianificare ogni evento internazionale sponsorizzato dall'Ufficio delle Comunicazioni Internazionali.
Le seguenti persone furono i membri del nuovo Consiglio per l'Ufficio delle Comunicazioni Internazionali per cui il Cardinale Suenens avrebbe servito come Consigliere Episcopale:
P. Marcel Bourland, Dijon, Francia
Thomas Flynn, Dublin, Irlanda
P. Thomas Forrest, Aguas Buenas, Porto Rico
Victor Guitterez, Manila, Filippine
Ralph Martin, Brussels, Belgio
P. Diego Jaramillo, Bogota, Colombia
P. Fio Mascarenhas, Bombay, India
Kevin Ranaghan, South Bend, Indiana
Brian Smith, Brisbane, Australia.
I membri del Consiglio venivano
scelti inizialmente per un periodo di due anni. Il Consiglio
sceglieva il proprio presidente e determinava la frequenza degli
incontri, la lingua usata, le disposizioni e gli accordi per il
lavoro.
Nel 1978 il lavoro dell'Ufficio delle Comunicazioni
Internazionali assunse un'identità più ecclesiale con il
coinvolgimento del Cardinale Suenens e la nomina formale
dell'ICO, che presto divenne l'Ufficio Internazionale del
Rinnovamento Carismatico.
Comunque, nonostante lo sviluppo del Consiglio dell'ICCRO, le
maggiori difficoltà furono nelle relazioni e si crearono
numerosi fraintendimenti. Anche se ci siamo prodigati per
superare le incomrensioni, non abbiamo sempre ottenuto in questo
i risultati sperati.
Si dice che ogni volta che nasce un nuovo lavoro, quello vecchio
viene minacciato o si oppone al nuovo per vari motivi.
A Roma si realizzarono molti dei nostri timori e sorsero nuove
tensioni, in particolare tra alcuni membri del Consiglio, che
portarono alla separazione di Padre Tom, che lasciò l'ufficio
dell'ICCRO, e più avanti alla costituzione di Evangelisation
2000, separatasi dal Rinnovamento dove era
stato concepito. Una delle prime cose che fece il Consiglio nel
1988 fu visitare Padre Tom per cercare la riconciliazione ed una
futura cooperazione. Ricordo il giorno che chiamammo per vederlo.
Pensò che i suoi colleghi d'ufficio stessero scherzando quando
gli riferirono che i responsabili dell'ICCRO erano lì per
salutarlo. Poi vidi lo sguardo di assoluto piacere sul suo viso
quando entrò dalla porta per salutarci uno ad uno.
Nuove tensioni sorsero nell'ICCRO riguardo al Pontificio
Consiglio per i Laici. Si discusse sulle conferenze
internazionali di natura ecumenica, dapprima cercando la loro
cooperazione e comprensione, e dibattendo poi se si dovessero
manternere i rapporti.
Prima
ancora dell'ingresso nell'ufficio di Padre Ken, il vescovo Paul
Joseph Cordes, allora vice presidente del Consiglio per i Laici,
aveva preso la sua posizione ufficiale alla richiesta del Santo
Padre (Maggio 1984) di essere responsabile del lavoro dei
movimenti, in particolare il Rinnovamento Carismatico e le
Comunità di Alleanza. Mentre esistevano ancora apprensione e
fraintendimenti riguardo la situazione della Conferenza del 1988,
il vescovo Paul Cordes aveva dimostrato di essere un vero amico
ed un pastore attento alle sue responsabilità verso il
Rinnovamento. Le Comunità di Alleanza sono in grande debito
verso di lui perché nel Novembre 1990, nella festività di
S.Andrea, fu data a un gruppo di Comunità di Alleanza il titolo
di "associazione privata di cristiani fedeli al diritto
pontificio". Io stesso fui eletto primo presidente ed
ufficialmente nominato dal Vaticano a quella carica. Devo
aggiungere che ciò fu probabilmente dovuto alla grande
cooperazione e agli interessi della Santa Sede, in particolare
nella persona del vescovo Cordes.
Con la nomina di
Charles Whitehead a presidente, notai una nuova atmosfera di
cooperazione con il Pontificio Consiglio per i Laici. Padre Ken
Metz e Charles avevano lavorato molto insieme e ciò aveva
portato a realizzare una solida relazione professionale tra
l'ufficio dell'ICCRO e la Santa Sede. Per questo mi congratulo
con loro per il buon lavoro.
Col termine dell'incarico di Padre Ken Metz, Suor Nancy Kellar
prese il ruolo di Direttore dell'Ufficio e ricevette molti inviti
per Ministeri Mondiali dell'Insegnamento. Oggi Suor Nancy lavora
dalla sua Congregazione di New York con la piena benedizione del
suo ordine ed il grande incoraggiamento dell'ICCRS al
riconoscimento di un Ministero dell'Insegnamento efficiente.
L'ICCRO divenne ICCRS al momento della costituzione degli Statuti
per l'ufficio dell'ICCRO. L'accento si spostò allora sulla 'S'
di servizio, più che essere un mero dipartimento o ufficio del
Rinnovamento. L'Ufficio di Roma ha visto numerosissimi visitatori
in questi anni, inclusi cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi
e laici. C'è stata una quantità di persone da tutto il mondo
che hanno espresso il loro apprezzamento per tutti coloro che
hanno servito in un modo o nell'altro. Claude Lopez da Melbourne,
Australia, è venuto in soccorso dell'ufficio dell'ICCRS in
numerose occasioni, assistendo e guidando la direzione con metodi
molto pratici per le conferenze e l'amministrazione dell'ufficio.
L'ufficio di Roma ha dimostrato di essere una grande benedizione
per il Rinnovamento, sia come centro di visita per le persone,
sia per essere un importante punto di comunicazione tra i
dipartimenti vaticani della Curia Romana e i responsabili del
Rinnovamento Carismatico. Il suo operato ha portato a una
maggiore comprensione e cooperazione nell'attuale lavoro di
rinnovamento della Chiesa e nell'ardita proclamazione del Vangelo
attraverso il mondo di oggi.
Quando oggi mi guardo intorno e osservo i nuovi e i vecchi
membri, riesco a vederci all'inizio di un'epoca completamente
nuova di comprensione e cooperazione. Sembra che le liti e le
tensioni del passato siano svanite. Questi giorni di comune
condivisione sono stati per me una guarigione ed un'esperienza di
vita nello Spirito. Ho sempre sperato che questo Consiglio fosse
un luogo nuovo dove fare grandi cose per Dio, per quanto Egli ci
concede di fare.
Questo articolo non può assolutamente elencare il numero di
straordinari sacerdoti, vescovi e laici che hanno contribuito al
successo di questo Ufficio al servizio del Rinnovamento
Carismatico mondiale. I loro nomi dovrebbero essere noti a tutti
voi. Io posso solo ringraziare Dio di aver risposto con così
grande generosità alla crescita del Rinnovamento ed alla
costruzione della Chiesa.
Brian Smith