Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio LORENA D'ALESSANDRO Laica

 

EDITTO

Il 3 aprile 1981, all'età di 16 anni, moriva serenamente a Roma la Serva di Dio Lorena D'Alessandro, Laica.
La Serva di Dio, nell'arco della sua breve vita, segnata dal susseguirsi di sofferenze fisiche, accettate con straordinaria serenità interiore, ha offerto, con la eccezionale vitalità di cui era dotata, una raggiante testimonianza di giovinezza, divenendo esempio luminoso di vita cristiana per tanti giovani e persone che l'hanno circondata di amicizia ed affetto.
Essendo andata vieppiù aumentando, col passare degli anni, la sua fama di santità ed essendo stato formalmente richiesto di dare inizio alla Causa di Canonizzazione della Serva di Dio, nel portarne a conoscenza la Comunità ecclesiale, invitiamo tutti e singoli i fedeli a comunicarci direttamente o a far pervenire al Tribunale Diocesano del Vicariato di Roma (Piazza S. Giovanni in Laterano, 6 - 00184 ROMA) tutte quelle notizie, dalle quali si possano in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama di santità della detta Serva di Dio.
Dovendosi, inoltre, raccogliere, a norma delle disposizioni legali, tutti gli scritti a lei attribuiti, ordiniamo, col presente EDITTO, a quanti ne fossero in possesso, di rimettere con debita sollecitudine al medesimo Tribunale qualsiasi scritto, che abbia come autrice la Serva di Dio, qualora non sia già stato consegnato alla Postulazione della Causa.
Ricordiamo che col nome di scritti non s'intendono soltanto le opere stampate, che peraltro sono già state raccolte, ma anche i manoscritti, i diari, le lettere ed ogni altra scrittura privata della Serva di Dio. Coloro, che gradissero conservarne gli originali, potranno presentarne copia debitamente autenticata.
Stabiliamo, infine, che il presente EDITTO rimanga affisso per la durata di due mesi alle porte del Vicariato di Roma, nonché della Parrocchia N. S. di Czestochowa, e che, inoltre, venga pubblicato sul Bollettino bimestrale della medesima Parrocchia "Strada Aperta", sulla Lettera periodica dell'Associazione "Amici di Lorena", sulla "Rivista Diocesana" di Roma e sul quotidiano "Avvenire".

Dato in Roma, dalla Sede del Vicariato, il 7 Marzo 2000.

Giuseppe Gobbi Notaro   CAMILLO Card. RUINI Vic. Gen.

Editto in formato JPG

Una tappa importante

In data 4 ottobre 1999 è stata presentata al Vicariato di Roma, tramite il Postulatore P. Abate D. Simone Tonini, l'istanza, detta anche "libellum", per l'apertura del processo di beatificazione. In data 8 Febbraio 2000 la Commissione Episcopale del Lazio (CEL) ha accolto la petizione di apertura del Processo Canonico. Dopo il parere della CEL, il 7 marzo del 2000, S.Em. Card. Camillo Ruini, emetteva l'Editto, atto attraverso il quale Lorena veniva dichiarata "SERVA DI DIO", cioè una cristiana che merita essere "processata" per esaminare la sua vita, in particolare se abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico, onde proporla alla Chiesa come modello da imitare e da annoverare tra i Santi che intercedono per essa. Il processo si apriva in maniera ufficiale il 25 maggio 2001. E' stata esaminata la vita della Serva di Dio nei suoi rapporti verso Dio e verso il prossimo. Essa è stata ricostruita con serenità e veridicità attraverso la testimonianza di alcune persone che l'avevano conosciuta durante la sua breve esistenza, esse si sono spontaneamente offerte per deporre le loro conoscenze e quasi i segreti della vita di Lorena. Al Tribunale è stato presentato un elenco di 31 persone che conobbero bene Lorena e man mano che si sviluppava il processo sono state chiamate a deporre, sotto giuramento. Contestualmente due teologi esaminavano i suoi scritti per controllare che essi non contenessero errori contro la fede e la morale cristiana. Espletati questi esami, il processo Diocesano veniva chiuso in maniera solenne l'8 aprile 2003 dallo stesso Card. Ruini e tutto il materiale trasmesso alla Congregazione per le Cause dei Santi (Vaticano). In questa nuova fase e nuova sede verranno riesaminati tutti gli atti da apposite commissioni di Cardinali e Vescovi, che dovranno riconoscere, a loro volta, l'eroicità dell'esercizio delle virtù cristiane di Lorena; il Papa potrà quindi dare il suo "placet", dichiarandola "Venerabile" e, in attesa del miracolo per sua intercessione, si preparerà la Beatificazione.
Intanto il 20 novembre 2004, giorno in cui Lorena avrebbe compiuto 40 anni, è avvenuta la traslazione della salma dal cimitero Flaminio di Prima Porta alla Chiesa Nostra Signora di Czestochowa. L’evento è stato salutato da una grande partecipazione di popolo durante la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo S.E. Mons. Edward Nowak, Segretario della Congregazione vaticana per le cause dei santi.


Apertura processo diocesano

 
 

Chiusura processo diocesano - firme
 


Chiusura processo diocesano - urna

 


Il sepolcro in Parrocchia

LORENA E IL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO

"... sono andata al Rinnovamento, è stala una esperienza splendida, veramente edificante, un momento forte della mia vita, che mi ha fatto capire molte cose... ».
Queste sono le parole che Lorena. scrivendo una lettera ad una sorella catechista, ha usato per definire l'esperienza che aveva avuto nel giugno dello scorso anno nel Gruppo Maria del Rinnovamento nello Spirito. Sicuramente Lorena, nel suo diario personale, avrà riportato altre sensazioni avute nell'incontrarsi col Signore per mezzo dello Spirito Santo, ma queste poche righe che abbiamo a disposizione, pensiamo bastino, se analizzate attentamente, a capire ciò che Lorena aveva rice
vuto nel fare una esperienza, che oggi definiremo nuova, ma che nella chiesa primitiva, era del tutto normale ed ordinaria.
"... sono andata al Rinnovamento" diceva Lorena; infatti dopo aver ascoltato l'esperienza avuta da altri fratelli catechisti precedentemente, era suo ardente desiderio farla personalmente, ma purtroppo gli impegni scolastici glielo avevano quasi sempre impedito, e così finita la scuola, in giugno, spontaneamente e con molta volontà portando con sé altri dieci fratelli e sorelle circa, poteva finalmente fare l'esperienza del Rinnovamento nello Spirito. La seconda frase «... è stata una esperienza splendida, veramente edificante", definisce da sola senza aver bisogno di commenti, ciò che Lorena provò, ed in particolare si nota dallo scritto, oltre che da testimonianze di molti catechisti, la gioia che Lorena aveva ricevuta dal Signore. "Esperienza splendida", perché l'incontro col Signore nello Spirito Suo Santo, è un qualcosa di sensazionale e bello; "veramente edificante", perché il Signore dona a chi apre il suo cuore all'azione dello Spirito, carità, gioia, pace, bontà, dolcezza, tutte cose che riempiono veramente il cuore dell'uomo, fino a portarlo ad esprimersi davanti al suo Signore con "gemiti inesprimibili", talmente sono povere e poche le parole che l'uomo può usare per lodare, benedire e ringraziare iddio per i suoi doni. "... un momento forte della mia vita, che mi ha fatto capire molte cose". Lorena ebbe diversi momenti forti nella sua vita; il momento del dolore fu per lei forse il primo, ma nell'acccttazione dello stesso, superò la prova a cui Dio l'aveva sottoposta, e da allora Egli la trovò degna di SE' e cominciò ad adornala dei doni più belli, non quelli preziosi agli occhi degli uomini, ma quelli che contano veramente davanti a Dio e ai suoi santi. Sì, Lorena aveva capito molte cose, la sapienza di Dio era in lei, come non mai, l'incontro personale, diretto col Signore, Lorena lo aveva avuto, quell'incontro che aprì i suoi occhi e gli fece prefigurare le gioie della vita eterna. Lorena aveva ricevuto l'effusione dello Spirito in maniera spontanea e volontaria, anche se, nella sua ammirevole umiltà, aspettava di poter fare il seminario di preparazione per ricevere la preghiera di effusione. A gennaio, insieme ad altri quattro fratelli catechisti, Lorena si recava per l'ultima volta al "Rinnovamento", ricevette una preghiera di guarigione da sei fratelli ed un sacerdote, ed una profezia pronunziata da una sorella, diceva fra l'altro: "... tu sarai nell'afflizione, ma la tua tristezza sarà tramutata in gioia...
Cosi anche tu ora sei nella tristezza, ma io ti vedrò di nuovo e ne gioirà il tuo cuore, e nessuno ti potrà togliere la tua gioia". Sì, Lorena. nessuno ti ha potuto togliere la tua gioia. Grazie per la testimonianza di vita che ci hai dato, e fa che anche noi un giorno, se Dio vorrà, possiamo unirci alla tua gioia e a quella di tutti i santi e proclamare eternamente le lodi del Signore. "Beati coloro che sono chiamati al banchetto nuziale dell'Agnello!" (Ap. 19,9).

Franco e Carmela