Anno 2003 - Numeri 1/2/3 (settembre)
L'EUCARISTIA EDIFICA LA COMUNITÀ
Lo scorso 17 aprile, giovedì santo, Giovanni Paolo II ci ha
fatto dono di una nuova lettera enciclica sull'Eucaristia dal
titolo "Ecclesia de Eucaristia".
Nel capitolo secondo, al paragrafo 25 il Pontefice si sofferma
sul valore del culto reso all'Eucaristia, fuori della Messa. Tale
culto, che è strettamente congiunto con la celebrazione
eucaristica, va incoraggiato dai Pastori, particolarmente
mediante le esposizioni del Santissimo Sacramento.
"È bello
intrattenersi con Lui e, chinati sul suo petto come il discepolo
prediletto (cfr Gv 13,25), essere toccati dall'amore infinito del
suo cuore. Se il cristianesimo deve distinguersi, nel nostro
tempo, soprattutto per l'arte della preghiera, come non sentire
un rinnovato bisogno di trattenersi a lungo, in spirituale
conversazione, in adorazione silenziosa, in atteggiamento di
amore, davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento?
Quante volte, miei cari fratelli e sorelle, ho fatto questa
esperienza, e ne ho tratto forza, consolazione, sostegno! "
"Una comunità cristiana che voglia essere più capace di
contemplare il volto di Cristo,....... non può non sviluppare
anche questo aspetto del culto eucaristico, nel quale si
prolungano e si moltiplicano i frutti della comunione al corpo e
al sangue del Signore."
La nostra comunità, forte dell'esortazione del S. Padre, vuole
continuare a vivere questa esperienza che si protrae ininterrotta
dal gennaio 1989, e dalla quale trae forza, consolazione e
sostegno.
Attraverso questa pratica possiamo restituire il potere a Dio
(cfr. Sal 68,35), perché "il potere appartiene
a Dio" (Sal 62,12). Grazie ad essa, noi
riconosciamo, semplicemente, che, senza di Lui non possiamo far
nulla, neppure dire "Gesù è il Signore!"
(cfr. 1 Cor 12,3).
E cominciando a "sollevare lo sguardo",
a "guardare in alto", come ci
esorta il profeta (cfr. Os 11,7) possiamo dire: "Alzo
gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto
viene dal Signore che ha fatto cielo e terra"
(Sal 12 1, 1 ss).
Al di sopra di tutto possiamo affermare, perché ne abbiamo fatto
esperienza, che l'Eucaristia, tesoro inestimabile, edifica la
Chiesa, edifica la comunità.
PACE IN TUTTE LE TERRE -
"PACEM IN TERRIS"
(1° gennaio 2003)
Celebrazione della Giornata Mondiale della Pace
La guerra è la "madre" di tutte le povertà e non è
mai un destino inevitabile
Il 1° gennaio, Giornata Mondiale della pace, la Comunità di
Sant'Egidio si è fatta promotrice di marce e momenti di
preghiera in decine di città, in Europa, Africa, Asia, America.
L'iniziativa è stata raccolta da molte organizzazioni
cattoliche, fra cui anche alcuni membri della nostra comunità.
A Roma, circa diecimila persone hanno formato un corteo che ha
raggiunto piazza S.Pietro, dove ha ascoltato le parole
del Santo Padre Giovanni Paolo II: "...oggi è
chiesto a ciascuno di dare il proprio contributo generoso per
promuovere e realizzare la pace mediante scelte generose di
comprensione reciproca, di riconciliazione, di perdono, e di
fattiva collaborazione con chi è nel bisogno. Sono necessari
concreti "gesti di pace" nelle famiglie, nei luoghi di
lavoro, nelle comunità, nell'insieme della vita civile, nei
consessi nazionali e internazionali. Non bisogna soprattutto mai
smettere di pregare per la pace".
Il papa ha poi concluso:"Saluto i pellegrini di lingua
italiana, e in particolare i partecipanti alla marcia per la pace
promossa dalla Comunità di Sant'Egidio. Il motto di questa
iniziativa "Pace in tutte le terre"- sia sempre
l'impegno di tutti i credenti!".
XIX CONVEGNO
COMUNITARIO
La Madre dice ai servi: "Fate quello
che vi dirà" (Gv. 2,5)
(3-5 gennaio 2003)
Sull'onda della proclamazione del 2003 quale Anno del Rosario
stabilito dal Papa Giovanni Paolo II - cui va sottolineata la
speciale devozione alla Vergine Maria - anche quest'anno la
Comunità si è data appuntamento riunendosi per il XIX Convegno
Comunitario che si è tenuto nei giorni 3, 4 e 5 gennaio presso
il College "Selva dei Pini" a Pomezia, un delizioso ed
ampio luogo immerso nel verde.
Anche quest'anno per lo svolgimento del convegno, la comunità si
è avvalsa della preziosissima collaborazione della Comunità
delle Beatitudini rappresentata da Suor Gemma e da frà Massimo,
veri doni del Signore per noi che ha dato loro la potenza dello
Spirito Santo.
Cogliamo l'occasione per sottolineare che la Comunità delle
Beatitudini è giunta al suo XXX anno dalla fondazione per la
qual cosa vogliamo lodare e benedire il Signore. Essa sostenuta
dall'azione potente dello Spirito Santo, ha maturato abbondanti
frutti per la Chiesa intera.
Il tema di questo convegno faceva riferimento al brano evangelico
delle nozze di Cana e aveva come titolo: La madre dice ai servi:
"Fate quello che vi dirà" (Gv. 2,5). Per spezzare e
far vivere questa parola oltre alle catechesi tenute in maniera
straordinaria da Suor Gemma, nella giornata di sabato la parola
guida del convegno diveniva spunto per una celebrazione
mistagogica in cui attraverso la preghiera nello spirito la
comunità si apprestava a vivere il miracolo dell'acqua tramutata
in vino. Anche per noi sei catini, rappresentanti le sei giare di
pietra servivano a trasformare le nostre realtà povere e piene
di peccato. L'acqua posta sui nostri occhi, orecchie e bocca
purificava i nostri sensi donandoci occhi e orecchie nuove per
vedere ed ascoltare le meraviglie che Dio compiva in mezzo al suo
popolo; alla fine anche la nostra bocca si apriva in un canto
nuovo di lode e adorazione a Dio che ancora una volta veniva a
trasformare il nostro cuore di pietra in un nuovo cuore di carne
capace di amare.
Suor Gemma più volte nelle sue catechesi ha sottolineato
l'importanza straordinaria del fiat di Maria che aveva permesso
all'Emmanuele di venire a dimorare in mezzo a noi e portare a
compimento il progetto di salvezza di ogni uomo. Maria anche se
in forma molto discreta era presente in tutti i momenti più
importanti della vita del suo Gesù, durante la sua vita
pubblica, sotto la croce, nonché a Pentecoste nel Cenacolo
quando accoglieva nella potenza dello Spirito la Chiesa nascente.
Molto importante per noi è stata la veglia di adorazione
notturna che si è protratta per tutta la notte fino alle sei del
mattino. E' davanti a Gesù Eucaristia che ancora una volta
abbiamo vinto la nostra battaglia contro noi stessi, il mondo, il
nemico.
Con Gesù nella nostra vita il nostro cuore non dovrà mai temere
perché: mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la
mia salvezza! Grida di giubilo e vittoria nelle tende dei giusti!
La mano del Signore ha fatto meraviglie.
RICONOSCIMENTO
DIOCESANO DELLA COMUNITÀ COME ASSOCIAZIONE PRIVATA DI FEDELI
(17 gennaio 2003)
Con decreto del Cardinale Vicario
Mons. Camillo Ruini, il 17 gennaio 2003 la Comunità N.S. di
Czestochowa veniva riconosciuta ufficialmente come Associazione
privata di fedeli della Diocesi di Roma. Questo avvenimento ha
suscitato gioia ed emozione in tutti quei fratelli che hanno
contribuito all'edificazione di questa porzione del popolo di
Dio, con preghiere, sforzi e sacrifici.
La comunità, nata nel dicembre 1981, ha visto così realizzarsi
un' altra tappa che segna l'inizio di un cammino più profondo e
più proficuo verso la maturità cristiana.
OSPEDALE SANDRO
PERTINI
(22 marzo e 15 giugno 2003)
Quando qualcuno è oggetto di grande tenerezza ed
amore da parte di Dio non può restare solo ed in silenzio, deve
invece partire per donare con gratuità l'amore stesso che Dio
gli ha offerto.
Così il Signore che guida la storia della nostra piccola
comunità ci invitava attraverso il cappellano P. Carmelo ed i
volontari dell'Ospedale Sandro Pertini, ad animare sabato 22
marzo il S. Rosario e la S. Messa per i fratelli ricoverati in
questo luogo di dolore.
La piccola ma accogliente cappella dell'Ospedale dedicata a S.
Elia, diventava il cuore del mondo; attraverso un collegamento
radiofonico tutti i 300 degenti potevano accogliere il messaggio
di salvezza offerto dal S. Rosario e la S. Messa. Una forte
commozione veniva a toccare i nostri cuori perché grande era la
sofferenza per questi nostri fratelli malati, ma ancora di più
la certezza che l'amore di Dio che veniva a visitarli avrebbe
toccato i loro cuori e le loro ferite.
Gesù ancora una volta si faceva sentire vivo e
presente e alla fine di questo momento ci chiedevano di ritornare
anche domenica 15 giugno. Non sappiamo certo come Dio possa
operare con questi poveri strumenti che siamo noi, solo una cosa
ci dà il coraggio di continuare, anche l'asinello che portava
Gesù a Gerusalemme entrò con lui e prese parte alla sua gioia e
gloria.
Anche noi possiamo essere quell'asinello, con Gesù, nella stalla
di Betlemme, con Gesù nell'ingresso a Gerusalemme! Gloria a Dio!
Un ringraziamento speciale ed una preghiera dal profondo del
cuore va a tutti i malati che soffrono nel corpo e nello spirito,
a tutti i volontari che lavorano ed amano senza sosta i loro
fratelli, ed infine uno del tutto particolare a Padre Carmelo che
ogni giorno dona la sua vita e i suoi doni perché quella piccola
Cappella possa pulsare d'amore come il Cuore stesso di Gesù.
UNA TAPPA IMPORTANTE
(8 aprile 2003)
In data 4 ottobre 1999 è stata presentata al Vicariato di Roma, tramite il Postulatore P. Abate D. Simone Tonini, l'istanza, detta anche "libellum", per l'apertura del processo di beatificazione. In data 8 Febbraio 2000 la Commissione Episcopale del Lazio (CEL) ha accolto la petizione di apertura del Processo Canonico. Dopo il parere della CEL, il 7 marzo del 2000, S.Em. Card. Camillo Ruini, emetteva l'Editto, atto attraverso il quale Lorena veniva dichiarata "SERVA DI DIO", cioè una cristiana che merita essere "processata" per esaminare la sua vita, in particolare se abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico, onde proporla alla Chiesa come modello da imitare e da annoverare tra i Santi che intercedono per essa. Il processo si apriva in maniera ufficiale il 25 maggio 2001. E' stata esaminata la vita della Serva di Dio nei suoi rapporti verso Dio e verso il prossimo. Essa è stata ricostruita con serenità e veridicità attraverso la testimonianza di alcune persone che l'avevano conosciuta durante la sua breve esistenza, esse si sono spontaneamente offerte per deporre le loro conoscenze e quasi i segreti della vita di Lorena. Al Tribunale è stato presentato un elenco di 31 persone che conobbero bene Lorena e man mano che si sviluppava il processo sono state chiamate a deporre, sotto giuramento. Contestualmente due teologi esaminavano i suoi scritti per controllare che essi non contenessero errori contro la fede e la morale cristiana. Espletati questi esami, il processo Diocesano veniva chiuso in maniera solenne l'8 aprile 2003 dallo stesso Card. Ruini e tutto il materiale trasmesso alla Congregazione per le Cause dei Santi (Vaticano). In questa nuova fase e nuova sede verranno riesaminati tutti gli atti da apposite commissioni di Cardinali e Vescovi, che dovranno riconoscere, a loro volta, l'eroicità dell'esercizio delle virtù cristiane di Lorena; il Papa potrà quindi dare il suo "placet", dichiarandola "Venerabile" e, in attesa del miracolo per sua intercessione, si preparerà la Beatificazione.
XXVI CONVOCAZIONE
NAZIONALE DEL RNS
(Rimini, 24-27 aprile 2003)
"Quest'anno a Rimini saremo numerosi"
aveva affermato una nostra sorella di comunità durante un
incontro di preghiera tenutosi qualche mese fa, ma non so quanti
di noi avrebbero immaginato che in 80 avremmo preso parte alla
XXVI Convocazione Nazionale dei gruppi e delle comunità del RnS.
Quanto lei aveva - profeticamente - detto si è realizzato grazie
a due motivi: il desiderio di incontrare il Signore e gli altri
fratelli di questo nostro movimento in maniera speciale e la
chiamata per la nostra Comunità a rappresentare "Forza
venite gente" per i bambini e gli adolescenti, durante
l'ultimo giorno del convegno. Le difficoltà non sono mancate, ma
il Signore ha fatto sovrabbondare la sua grazia affinché tutto
si svolgesse secondo il Suo disegno.
Siamo partiti con un pullman a due piani (cosa che non accadeva
da molti anni) e da subito abbiamo vissuto la comunione fraterna
e la preghiera. Anche il momento del pranzo all'autogrill è
stata un'occasione per condividere quello che avevamo, nonché di
stringerci attorno a Tina, cui hanno rubato il portafogli durante
quella sosta. Siamo arrivati alla fiera e ci ha accolto il
Santissimo Sacramento esposto durante una preghiera di guarigione
guidata da padre Hermoso, mentre si svolgevano le confessioni
individuali grazie a moltissimi sacerdoti presenti. La mattina
del giorno successivo si sono svolte parallelamente due sessioni:
una dedicata alle famiglie ed una ai giovani. Entrambe sono state
caratterizzate da intensi momenti di preghiera e da testimonianze
stupende di quanto Gesù ha operato nelle vite di alcuni nostri
fratelli. Nel meeting dei giovani Marco ha raccontato della
nostra sorella Lorena che è in cielo e di cui si sta svolgendo
il processo di canonizzazione. A questo punto sono cominciate le
difficoltà. Stefano è dovuto tornare a Roma per l'aggravarsi
delle condizioni del suocero (che il giorno dopo tornava alla
casa del Padre), accompagnato da Tonino.
Essendo partiti alcuni personaggi fondamentali, altri da Roma,
dovevano raggiungerci per coprire i loro ruoli, mancava inoltre
il materiale necessario per le strutture da realizzare. Ma il
Signore non dormiva sulla barca; come sempre ci è venuto in
aiuto e tutto si è potuto realizzare al di là di quanto
avessimo potuto pensare o sperare. Un grazie particolare va alla
stupenda collaborazione di cuore e di mente di alcuni nostri
fratelli organizzatori della convocazione. Dai primi commenti
ricevuti dagli animatori, i bambini hanno capito perfettamente il
messaggio di San Francesco. La conferenza si è conclusa con una
partecipata celebrazione eucaristica. Anche il ritorno in pullman
è stato all'insegna della comunione e della condivisione, grazie
alle molte testimonianze fatte durante il viaggio. Ora
riprendiamo la nostra vita comunitaria più ricchi ma più
consapevoli che tante persone attendono che gli mostriamo Gesù
Cristo, perché diventi anche il loro personale Signore e
Salvatore. Amen. Alleluia.
FORZA VENITE GENTE PRESSO
L'ORATORIO PARROCCHIALE
(25 maggio 2003)
La comunità ha risposto con slancio all'invito
del Parroco e del Comitato incaricato, di aprire la settimana di
festeggiamenti in onore di N.S. di Czestochowa nell'occasione
della festa patronale parrocchiale.
Così domenica 25 maggio per le ore 21 tutto era pronto per
rilanciare nuovamente e con forza il messaggio di Frate
Francesco. C'era una novità rispetto alle precedenti
rappresentazioni: il recital musicale sulla vita di San Francesco
d'Assisi si sarebbe tenuto non nel chiuso del salone
parrocchiale, bensì all'aperto, nel nuovo oratorio da poco
sistemato. Ciò era per noi motivo di grande gioia ma anche di
trepidazione. Il tutto si sarebbe svolto in stile di
evangelizzazione, aperto ai vicini ed ai lontani.
La serata era bella. Il cielo stellato aveva
creato la giusta atmosfera. Sono convenute all'appuntamento circa
300 persone. L'entusiasmo era grande, suscitato dalle note
allegre ed incisive dei canti che intercalavano le battute
pronte, umoristiche e nello stesso tempo riflessive di Bernardone
e della Cenciosa.
La gente era affacciata alle finestre e sui balconi, e coloro che
passavano per caso si soffermavano ad ammirare il gioco di colori
e di luci che rifletteva dal palco. L'impianto audio, molto
buono, permetteva alle parole ed ai suoni di varcare i confini
della chiesa.
Sì, è stata proprio una bella serata, il messaggio di Frate
Francesco ha aperto degnamente la festa in onore di Colei della
quale la comunità ha voluto portare il nome. E ciò non a caso.
Lei patrona di Polonia, patrona della parrocchia, è anche la
nostra patrona. Anzi è qualcosa di più: è nostra Madre!
Testimonianza di Paolo Landriscina
Strepitoso successo!
Questo, in chiara sintesi, il giudizio della rappresentazione
teatrale portata in scena domenica 25 maggio 2003 in Oratorio.
Il recital "Forza venite gente", nato nel 1982, è una
commedia musicale in due tempi scritta da Mario Castellacci ed è
stata interpretata mirabilmente dalla Compagnia Teatrale della
nostra Parrocchia - "La comunità N. S. di Czestochowa"
- Rinnovameno nello Spirito Santo - composta da attori non
professionisti che ha aperto la settimana dei festeggiamenti in
onore della Madonna di Czestochowa.
Nello spettacolo si affrontano e si evidenziano molti dei valori
che S. Francesco, il poverello di Assisi, ci ha tramandato, tra
cui ricordiamo: il Senso della Vita, l' Amore per il Prossimo, la
Meraviglia della Natura e degli Animali, la Sorella Morte.
Esibizione degna dei migliori attori, sia nella scelta dei tempi,
sia nell'interpretazione ; momenti di vera commozione si sono
contrapposti a quelli di bonaria ironia sui problemi padri-figli.
Bellissima la figura del padre di S. Francesco: Pietro di
Bernardone, interpretata da Angelo,che si alterna in
piacevolissimi dialoghi con la "Cenciosa" di Assisi,
una saggia popolana.
Il pubblico, accorso numerosissimo, ha seguito fino alla fine il
lavoro teatrale, sottolineando con applausi i momenti più
suggestivi.
Entusiasmante e coinvolgente il finale, con gli attori tra il
pubblico partecipe, che ha applaudito calorosamente.
Paolo |
S. MESSA DI
INTERCESSIONE PER I SOFFERENTI
(14 giugno 2003)
Sabato 14 giugno si è svolta nel salone
parrocchiale alla presenza di quasi duecento persone la S. Messa
con preghiera di intercessione per i sofferenti presieduta dal
sacerdote peruviano Padre Ronaldo La Barrera, oratore carismatico
internazionale.
Ancora una volta la provvidenza di Dio ci ha aperto la strada
dandoci una grande opportunità di ricevere misericordia dal
Signore attingendo acqua alle fonti della salvezza.
La celebrazione eucaristica era quella della Solennità della S.
Trinità. Padre Ronaldo ci ha aiutato ad entrare nel mistero
stesso della Trinità che altro non è che mistero di amore.
Attraverso le sue parole, intercalate di tanto in tanto dai suoi
canti di alto spessore profetico, l'assemblea faceva esperienza
del grande amore di Dio. I cuori che sperimentavano la
consolazione del Signore e la liberazione interiore si aprivano
lentamente alla lode e al ringraziamento. Al termine della
celebrazione, abbiamo potuto vivere un momento di adorazione
eucaristica molto intenso. Padre Ronaldo è passato con Gesù
Eucaristia in mezzo all'assemblea. E' stato questo il momento
culminante della serata in cui Gesù ha potuto ancora una volta
operare miracoli e prodigi in mezzo al suo popolo. Diverse sono
state le persone che hanno testimoniato di aver ricevuto dei
benefici fisici e spirituali. Ringraziamo Padre Ronaldo per la
sua disponibilità e tutti coloro che hanno contribuito per la
buona riuscita di una serata davvero speciale. Gesù salva e
guarisce ancora. Amen. Alleluia!
GIORNATA DELL'ALLEANZA
(28 giugno 2003)
Il 28 giugno u.s. la comunità si riuniva per celebrare l'Alleanza nel giorno che la Chiesa ha dedicato al Cuore Immacolato di Maria. Quest'anno non è stato possibile sottoscriverla nel giorno stabilito e cioè nella festa della Divina Misericordia, in quanto la comunità era presente a Rimini per la Convocazione Nazionale del RnS.
Per il nono anno consecutivo si è ripetuto sull'altare e nelle mani del celebrante, l'assistente ecclesiastico Don Francesco Zambon, il rito dell'impegno di Alleanza. Sono trenta i fratelli che andranno a costituire la cosiddetta comunità di servizio, un cenacolo di crescita che ha il fine di servire sempre meglio Dio e i fratelli. A questo riguardo agli impegni personali, descritti nel "patto" di alleanza si vanno ad aggiungere quelli comunitari tra cui emergono: il cammino di crescita (basato sulla formazione, la condivisione fraterna e la revisione di vita), l'adorazione eucaristica e l'intercessione serale mediante l'ufficio liturgico della compieta.
La Chiesa conosce varie forme di comunità. Esse
si contraddistinguono per la specificità dei carismi, derivanti
dalla propria vocazione. Tale diversità viene accolta come una
sorta di ricchezza nella vita della Chiesa. Le comunità di
alleanza fanno parte delle nuove realtà nate sulla scia del
Concilio Vaticano II e vanno tracciando nella Chiesa uno dei
tanti cammini che conducono al Signore. Esse vivono una propria
spiritualità che vuole essere un "segno" in questo
mondo che è alla continua ricerca di Dio. Questo segno è una
piccola luce, riflesso della grande Luce di Colui che illumina le
genti ed è la gloria del suo popolo.
Coraggio piccolo gregge della comunità N.S. di Czestochowa, il
Signore cammina davanti a te e ti sostiene con il suo braccio
santo. Amen. Alleluia!