Anno 2011
SPECIALE TRENTENNALE - EDITORIALE
L’anno 2011 verrà ricordato come l’anno del Trentennale. I vari eventi hanno voluto in qualche modo celebrare questa importante tappa. In particolar modo sono stati pubblicati due libri:
La Comunità “Nostra Signora di Czestochowa”
festeggia il trentesimo anno dalla sua fondazione. Questo libro
ha innanzitutto lo scopo di solennizzare questo evento. Curato da
Franco Zagagnoni, co-Fondatore e Moderatore della Comunità,
questo volume ha il titolo “La Comunità di N.S. di
Czestochowa” ed ha un eloquentissimo sottotitolo: “Una
realtà al servizio del Rinnovamento Carismatico nella
Chiesa”. In questo sottotitolo è racchiuso, come in una
sintesi a priori, l’essenza stessa di ogni comunità
carismatica che sia stata riconosciuta dalla Chiesa, il che
significa che essa ha tutti i requisiti dell’ecclesialità.
Il testo racconta la storia di un piccolo gruppo di persone che
aveva incontrato Gesù in un evento organizzato in Italia dal
Rinnovamento nello Spirito, una fra le varie espressioni italiane
di questa corrente di Grazia che è il Rinnovamento Carismatico
Cattolico, che aveva investito la Chiesa Cattolica verso la fine
degli anni ‘60. Nei gruppi di preghiera del Rinnovamento si
viveva e si vive ancora oggi l’esperienza della Pentecoste,
ed è proprio così che cominciò l’avventura esaltante dei
fratelli della Comunità di Cezstochowa attraverso un cammino di
conversione e di comunione fraterna in un luogo che fu subito
ospitale, la Parrocchia di Nostra Signora di Czestochowa in Roma,
il cui parroco, Don Zambon, non solo lo accolse, ma lo guidò con
amore conducendolo al salto di qualità che ne cambiò la natura
e la forza.
Infatti, il gruppo di preghiera, ad un certo punto della sua
storia, sentì la necessità di avere una consacrazione più
impegnativa e solenne per sentirsi ed essere pienamente e
totalmente Chiesa. Il cammino evolveva verso l’essere
Comunità perché superasse la precarietà tipica di un semplice
gruppo di preghiera carismatica e stabilmente ed autonomamente
conducesse i suoi membri verso il raggiungimento della santità
personale e lo proiettasse nella Chiesa e nel mondo nel servizio
della carità e nell’opera di evangelizzazione.
L’essere un mero gruppo di preghiera di Rinnovamento non
bastava più, bisognava essere Chiesa totalmente e passare dalla
esperienza della Corrente di Grazia a quella di un legame più
vivo e più forte sia all’interno tra i fratelli sia
all’esterno, volendo dipendere, per servirla, direttamente
dalla Chiesa nella persona del Vescovo. Questo passaggio non fu
né semplice né indolore perché non mancarono degli ostacoli...
Ma il progetto era di Dio e le cose di Dio non sono mai facili e
semplici! Per aspera ad astra; per crucem ad lucem: è sempre
così il cammino verso la santità sia esso personale che
comunitario.
Quando questo desiderio si fece progetto, quando i carismi
comunitari emersero con evidenza, quando adorazione, preghiera,
pellegrinaggi e ritiri operarono il discernimento, quando la
profezia rincuorò e diede la certezza della meta, quando la
chiamata si fece impellente ed improrogabile, ecco la necessità
di darsi una regola, uno statuto, e sottoporre il tutto al
discernimento della Chiesa nella persona del Vescovo di Roma.
Questo cammino ebbe l’impulso forte di una ragazza, Lorena
D’Alessandro, colei che, avendo vissuto l’esperienza
del Battesimo nello Spirito insieme ad un gruppetto di giovani,
ne aveva portato l’esperienza nella Parrocchia, ma, malata e
sofferente, era morta in fama di santità il 3 aprile 1981. Ma
quel gruppetto di giovani sentiva di dover essere l’erede
spirituale di questa santa giovane per cui i suoi componenti,
anche insieme al padre di Lorena, Giovanni D’Alessandro,
furono, il 20 dicembre 1981, i fondatori del Gruppo di preghiera
del Rinnovamento, denominato “Nostra Signora di
Czestochowa”. La forza della chiamata sentita dalla giovane
Lorena aveva portato il suo frutto e questi giovani, fra i quali
c’era anche l’autore di questo libro, avevano la
consapevolezza che Dio opera con potenza quando ci si abbandona,
nella povertà e nella debolezza, nelle su mani, ma soprattutto
quando si ascolta la sua parola che indica il cammino.
La parola profetica accompagnò questi primi anni e fu sempre la
profezia che venne in un ritiro nell’anno 1988, per bocca di
P. Mario Panciera, sacerdote e teologo dehoniano, tra i primi
scrittori e leader del Rinnovamento Carismatico in Italia, quella
che diede l’impulso al salto di qualità che dal
“Gruppo” doveva condurre alla “Comunità”- La
profezia era stata: “Non ci si può salvare da soli” ma
bisogna farlo “insieme in un solo cammino”. Bisognava
diventare una Comunità…
Il libro, come afferma l’autore, vuole ricordare, dopo
trenta anni di vita, “le opere meravigliose che il Signore
ha fatto” sia ad intra, cioè in tutti i componenti della
Comunità, sia ad extra, nella Chiesa e nel Mondo. Sono trenta
anni di “piccole cose” nelle quali si sono fortemente
manifestate la grandezza e la potenza delle grandi opere di Dio.
Infatti, dice l’autore, è proprio nella povertà e nella
fragilità che Dio si manifesta ed agisce. Del resto lo stesso
grande Paolo di Tarso aveva affermato: “Quando sono debole
è allora che sono forte” (2 Cor 12,10).
La dimensione “Mariana” della Comunità nasce proprio
dal grande modello di umiltà che è Maria Santissima, Madre di
Dio e della Chiesa, Nostra Signora di Czestochowa. Questo cammino
fu accompagnato dalla forza di Dio che si mostrava sia
nell’esperienza del Battesimo nello Spirito Santo sia nella
testimonianza che era stata loro data da quei grandi uomini di
Dio che per primi l’avevano vissuta, nel mondo carismatico
cattolico, molti dei quali furono, nel tempo, ospiti nel gruppo,
come P. Francio Sullivan s.j., P. Domenico Grasso s.j., P. Robert
Faricy s.j., Mons. Joseph Grech, Ralph Martin, P. Carlo Colonna
s.j., Salvatore Cultrera e Giorgio Amodeo, il grande lottatore,
ora dinanzi il trono di Dio, cui questo libro è dedicato.
La verità del progetto di Dio è dimostrata da un fatto
imprescindibile: Lorena D’Alessandro, morta in fama di
santità, è stata proclamata Serva di Dio, essendosi concluso
positivamente il processo diocesano per la causa dei Santi in
data sette marzo 2000.
L’autore chiama la Comunità di Czestochowa con una
circolocuzione bellissima: essa è “dono della misericordia
di Dio” perché, essendo “la risposta alla chiamata di
vivere in maniera stabile l’esperienza cristiana attraverso
l’Alleanza con Lui e con i fratelli”, ha intenerito il
suo cuore suscitando la sua misericordia. Per questo, proiettata
com’è nella Chiesa e nel mondo, bisogna dire che 30 anni
non sono che l’inizio perché la misericordia di Dio non ha
limiti né spaziali né temporali!
Poi ricorda le tappe di questa storia: nel novembre 1999, nasce
il notiziario della Comunità, “Jasna Gora” ; nel nasce
2000 il sito Web; nel 2000 viene formulato ed approvato dalla
Comunità il nuovo definitivo statuto; nel 2003 arriva
l’approvazione della Chiesa che la riconosce come
Associazione Privata di Fedeli nella Diocesi di Roma con decreto
del Card. Camillo Ruini, Vicario di Sua Santità per la Diocesi
di Roma, del 17 gennaio 2003; nel 2004 arriva l’accoglimento
della richiesta di far parte come full member della Catholic
Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships di
Diritto Pontificio avvenuta con delibera dell’Esecutivo
della stessa durante la Conferenza mondiale di Fiuggi del 29
ottobre – 1 novembre 2004.
L’autore scrive che fondamento della vita comunitaria è
“entrare in un cenacolo per ricevere la forza dello Spirito
Santo e uscire per donarla a chi è nella difficoltà e
nell’angoscia” cioè fare l’esperienza
dell’amore, diventare amore, essere amore e donare amore.
Una Comunità che si proclama Cristocentrica e Mariana; che nasce
dall’Eucaristia adorata, vissuta e donata; che si esprime
nella liturgia e nella preghiera; che opera nella carità; che
vive e annuncia la Parola Incarnata che è Cristo Signore, è una
Comunità Carismatica in cui esperienza pentecostale,
ecclesialità, annuncio e amore sono il vissuto quotidiano
dell’esperienza cristiana nella Chiesa e per la Chiesa nel
mondo.
Encomiabile nel testo è l’aver voluto fare un lungo
escursus sul Rinnovamento Carismatico Cattolico e sulla Catholic
Fraternity. Questo escursus, che fa la storia del Pentecostalismo
classico e di quello Cattolico in particolare, è apparso
necessario perché un libro, anche se celebrativo del trentennale
di una Comunità Carismatica, non sempre finisce nelle mani degli
“addetti ai lavori” ed è perciò necessario che, oltre
la storia della Comunità e dei suoi carismi, dia al lettore
ignaro le categorie essenziali per capire un mondo che potrebbe
apparire sconosciuto e per suscitare curiosità, attenzione, e
-perche no?- innamoramento!
Al termine voglio concludere questa prefazione ringraziando il
Signore perché, nella nostra Catholic Fraternity, che ora
annovera circa 100 Comunità Carismatiche di ogni parte della
Terra, ogni Comunità è un dono. È dono ogni esperienza
carismatica comunitaria che si esprime con i suoi carismi e che
opera per Cristo nel mondo. È dono l’armonia dei carismi
comunitari che si realizza nella Catholic Fraternity e proprio
perché, nell’armonia, ogni carisma appare unico,
essenziale, insostituibile, posso dire che la Comunità Nostra
Signora di Czestochowa è un dono per i suoi membri, è un dono
per la Chiesa di Roma, è un dono per la Catholic Fraternity. Il
mio augurio è che questa Comunità sempre presente in tutte le
attività ed in tutti gli avvenimenti della Catholic Fraternity,
continui ad essere, proprio in Roma, sostegno e punto di
riferimento per chiunque la conosca e la incontri.
Dal Palazzo San Calisto
Città del Vaticano, 21 settembre 2011
Matteo Calisi
Presidente della Catholic Fraternity
of Charismatic Covenant Communities and Fellowships
GIORNATA
MONDIALE DELLA PACE La Comunità è presente a questo grande evento di inizio anno, aderendo alla Marcia promossa dalla Comunità di S. Egidio. Il tema della Giornata Mondiale della Pace scelto dal S. Padre Benedetto XVI è: "Libertà religiosa, via per la Pace". |
XXVI
CONVEGNO COMUNITARIO “Ricercate la carità.
Aspirate però anche ai doni dello Spirito” Il Convegno ha visto la partecipazione nella giornata centrale del nostro carissimo amico Don Alberto Pacini che svolgeva profeticamente il tema, sia nella catechesi, sia nella mistagogia e nella Celebrazione Eucaristica. Carità e doni dello Spirito non sono in antitesi, anzi sono complementari. La carità affinché non sia sterile o fine a sé stessa deve essere ricercata e praticata mediante l’azione dello Spirito Santo. I doni dello Spirito devono essere a loro volta esercitati nella carità affinché il cristiano non cada nella tentazione di attribuire a sé stesso o ai propri meriti il loro esercizio. |
S.
MESSA PRESIEDUTA DA DON ALBERTO
PACINI La S. Messa veniva presieduta da Don Alberto Pacini. Al termine veniva esposto solennemente il SS. Sacramento e poi introdotta una preghiera di intercessione per malati e sofferenti. |
S.
MESSA PRESIEDUTA DA PADRE FRANCESCO, Il Signore metteva sulla nostra strada Padre
Francesco, superiore dei Servi dell’Altissimo
(francescani scalzi), una fraternità religiosa di
ispirazione francescana il cui |
BASILICA
DI SANT'ANASTASIA AL PALATINO (Roma) S. Messa presieduta da Don Alberto Pacini, a cui ha fatto seguito l’Esposizione Eucaristica e la preghiera per invocare il dono della guarigione fisica e spirituale. |
CATECHESI
DI PADRE FRANCESCO, Nei giorni dal 31 marzo al 2 aprile il parroco ha
invitato Padre Francesco a predicare gli esercizi
spirituali parrocchiali. |
S.
MESSA PRESIEDUTA DA S.E. MONS. EDWARD NOVAK La S. Messa nel giorno dell’anniversario della
nascita al Cielo di Lorena è stata presieduta da S.E.
Mons. Edward Novak, Segretario della Congregazione delle
Cause dei Santi. Il piccolo coro parrocchiale ha animava
i canti della celebrazione. |
GIORNATA
DI FRATERNITÀ ALLA CASA SALESIANA Dopo i riti della settimana santa, la Comunità viveva
una giornata di fraternità nella suggestiva casa di
accoglienza Salesiana chiamata Casal Biancaneve presso
gli Altipiani di Arcinazzo (FR). |
INAUGURAZIONE
DELLA NUOVA SEDE DELLA CATHOLIC FRATERNITY L’inaugurazione della nuova sede della Catholic Fraternity è stata preceduta da una solenne celebrazione eucaristica presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere. E’ seguita poi la benedizione degli uffici e della stupenda cappella della nuova sede in Palazzo S. Calisto. Le nostre preghiere e le deliberazioni del comitato esecutivo, trovavano compimento in questo evento storico. Ora la Catholic Fraternity può affrontare le nuove sfide pastorali e coinvolgere le nuove comunità membro in una grande varietà di iniziative in tutto il mondo. |
BEATIFICAZIONE
DEL VENERABILE entinaia di migliaia di pellegrini hanno invaso Roma per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Le strade e le piazze erano piene di gente di ogni continente e ovunque si guardasse c'erano manifesti e filmati che ricordavano questo grande uomo di Dio che tutta la nostra generazione ha potuto conoscere ed amare. C'era un senso tangibile di gioia e di festa in città. Non avevamo mai visto una folla così grande dall’evento della Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi nell'anno del Grande Giubileo del 2000. |
PROGETTO
"50 GIORNI DI FUOCO" Staffetta di adorazione, intercessione ed evangelizzazione a cui hanno aderito gruppi, comunità, associazioni che si è protratta per 50 giorni, da Pasqua a Pentecoste. Lo scopo ed il desiderio era quello di fare in modo che un nuovo fuoco gagliardo di Pentecoste si innalzasse nel cuore di Roma e rimanesse ben acceso nella capitale del Cristianesimo. |
SPETTACOLO
MUSICALE "FORZA VENITE GENTE" Fra gli eventi organizzati dalla Comunità nel trentennale della sua nascita, vi è stato lo spettacolo musicale di evangelizzazione Forza Venite Gente, in occasione anche della festa patronale parrocchiale. Al termine per la preghiera finale ed i saluti, un frate vero: Padre Francesco, superiore dei Servi dell’Altissimo, che lanciava un messaggio soprattutto ai giovani presenti: non abbiate paura di seguire il Maestro sulle strade della vita. |
PELLEGRINAGGIO
STRAORDINARIO IN TERRA SANTA IN OCCASIONE
DEL 30° ANNIVERSARIO DELLA
COMUNITÀ N.S. DI CZESTOCHOWA
(21-28 giugno 2011)
Quando Israele levava le tende nel deserto per
compiere un altro tratto di cammino verso la Terra Promessa,
Mosè invocava su di lui la benedizione divina, che oggi così
possiamo tradurre per ciascuno di noi che si è messo in cammino
verso la terra promessa: O Signore eterno, Dio nostro e Dio dei
nostri padri, fa che questo viaggio sia tutto secondo la tua
santa volontà, per poter fare il nostro cammino in tutta
serenità e giungere alla meta in pace, in buona salute e gioia.
Preservaci, Signore, da ogni malore e da ogni disgrazia.
Facci trovare grazia e misericordia ai tuoi occhi e ascolta la
nostra preghiera, perché Tu sei un Dio che ascolta la preghiera
e la supplica. Sii lodato, o Eterno, che ascolti la nostra
preghiera.
Che l’Eterno ti benedica e ti custodisca! Che il Signore
faccia risplendere il suo volto su di te e ti accordi la sua
grazia. Che il Dio eterno volga verso di te la sua faccia e ti
doni la sua pace. Amen.
Questa è la preghiera che ciascuno dei 51 partecipanti al
pellegrinaggio sicuramente avrà formulato nel suo cuore. Sì
questo pellegrinaggio è stato un sogno lungo circa 5 anni
intercorsi dall’anno 2006, anno in cui la nostra
comunità….si recava in Polonia, nel santuario di Jasna Gora
per rendere grazie alla Vergine Nera di Czestochowa dei 25 anni
di vita della nostra comunità; ai piedi della Vergine abbiamo
consegnato gioie e dolori, fatiche e speranze, progetti,
delusioni, illusioni, sogni…., ogni cuore di fratelli o
sorelle presenti o rimasti nelle loro case, anche di coloro che
non erano più tra noi e di coloro che il Signore avrebbe
aggiunto alla sua comunità nel corso degli anni, secondo il suo
volere.
E’ nel viaggio di ritorno che lo Spirito Santo metteva nel
cuore del nostro amato assistente spirituale Don Francesco il
desiderio di celebrare il 30° anniversario di cammino in Terra
Santa per ricevere il mandato, per poter continuare ad annunciare
che Gesù è il Signore potentemente rafforzati dallo Spirito
Santo proprio in quei luoghi toccati , benedetti, santificati
dalla presenza fisica di Gesù. Abbiamo sognato il Sogno di Dio,
abbiamo pronunciato l’unica parola che il Signore voleva che
noi pronunciassimo: ECCOMI e come Maria ci siamo affidati nelle
sue mani e alla sua santa volontà.
Lasciare case, figli, paure, speranze, certezze non è stato
facile ma così fanno i veri discepoli, un po’ di mondo era
lì nei nostri bagagli, che in effetti poco ci sono serviti,
tutto il cielo era in cammino con noi, la fede ci avrebbe
sostenuto e il nostro Dio avrebbe camminato con noi come nube di
giorno e colonna di fuoco di notte.
L’emozione è stata ed è tuttora grande, calde lacrime
solcano il mio viso mentre cerco di scrivere qualcosa
sull’esperienza trascorsa. Non si può raccontare a parole,
non ci sono termini nel vocabolario della nostra lingua per
esprimere tutto quello che abbiamo provato e portato con noi.
Ogni cosa ci parlava di Lui, anzi di loro, di Gesù, del Padre,
dello Spirito Santo, della Vergine Maria, del suo dolce Sposo
Giuseppe e poi via via di tutti i profeti, i personaggi della
Bibbia, la terra, le pietre, la calda sabbia del deserto, la
fredda pietra del sepolcro…. i fiori, le piante, il Sole,
l’aria, la bellezza di quei luoghi….Giardini rigogliosi
si alternavano nel giro di pochi metri di strada a rocce spoglie
senza vita, giovani e vecchi, bambini felici, poveri e ricchi;
non riesco a dimenticare il volto, anzi gli occhi di una bambina
che nel deserto di Giuda stava rannicchiata su di una pietra
quasi coperta da formiche, i suoi occhi non potrò mai
dimenticarli, non ha chiesto nulla ma ha gridato forte ai nostri
cuori; forse era questo il grido che Madre Teresa ha ascoltato.
Ho sete!!.... L’impressione che abbiamo riportato è stata
fortissima, entrando in Gerusalemme ci siamo accorti di quanto
questa terra meravigliosa è la patria di tutti e di nessuno, un
luogo dove ognuno può vivere, vestire, adorare il suo Dio,
mentre percorrevamo le strade del mercato arabo celebrando la Via
Crucis, il nostro canto e le nostre preghiere si mescolava al
canto del muezzin, degli armeni, dei greci ortodossi, dei copti,
degli ebrei.
La tolleranza tra razze e religioni è il primo grande miracolo
di questa città e regione. Fratello o sorella che ascolti puoi
aver fatto corsi di teologia, imparato a memoria i salmi, letto
centinaia di volte la Bibbia, aver fatto corsi di Esercizi
Spirituali, ma l’esperienza del viaggio in Terra Santa, non
da turista, sottolineo, ma da pellegrino è la cosa più bella e
più forte a livello spirituale che si possa fare, celebrare
l’Eucaristia nei luoghi che raccontano la storia della
salvezza è qualcosa che ti penetra nel più profondo del tuo
essere.
Qui, in Terra Santa, il Cielo e la terra si sono congiunti,
divinità e umanità hanno fatto sposalizio aprendo il mio cuore
ed il cuore di ogni uomo al mistero di un mondo nuovo in cui non
ci sarà più né morte né pianto, né lutto perché le cose di
prima sono passate, ne stanno nascendo di nuove.
Che i nostri occhi siano attenti per vedere il mistero farsi
presenza, i nostri orecchi si aprano per ascoltare quelle parole
mai pronunciate e la nostra bocca si apra per cantare in eterno
l’Inno di lode al Dio Altissimo Onnipotente e Buon Signore.
A Lui la lode, la potenza, l’onore ed ogni benedizione nei
secoli dei secoli. Amen! Amen! Amen! Alleluia! Alleluia!
Alleluia!
INCONTRO
DI PREGHIERA COMUNITARIA CON KIMBERLY KRAMAR Kimberly Kramar de Gonzales. Kim, proviene da una famiglia di predicatori; infatti i suoi genitori furono ferventi missionari della Chiesa Pentecostale in Colombia. I genitori di Kimberly si sono convertiti al cattolicesimo quando ancora erano in Colombia, tornati a Los Angeles, luogo di origini della famiglia Kramar, si sono dedicati a promuovere il Rinnovamento Carismatico Cattolico fra i latini immigrati negli Stati Uniti., fondando l’ Associazione “Carisma en Misiones”. Kimberly è sposata ha quattro figli ed attualmente vive in Città del Messico. Come i genitori ha una grande passione per la missione, infatti predica in un programma televisivo che per mezzo del satellite trasmette dal Canada all’ Argentina. Predica negli incontri e convegni organizzati in Argentina, Messico, Stati Uniti e Italia. Grande entusiasmo e guidata dallo Spirito di Dio la nostra sorella Kimberly s’impegna anche alla formazione nei diversi ministeri all’interno del Rinnovamento e nelle comunità di preghiera. |
TRENTENNALE
DELLA COMUNITA’ Si teneva un altro splendido evento per ricordare il trentennale di vita della Comunità. Una Giornata comunitaria con il seguente programma:
I due momenti importanti sotto il profilo spirituale hanno visto un pellegrinaggio di ringraziamento sulla tomba di un grande Papa: Giovanni Paolo II. Nel pomeriggio la giornata proseguiva presso il Seminario Romano Minore con un grande uomo di Dio nella persona di Mons. Paolo Mancini, che teneva una catechesi sul significato di un trentennale per una comunità alla sequela di Cristo. COMUNITÀ DI
SERVIZIO PRESSO IL SEMINARIO ROMANO MINORE Iniziava con questo ritiro l’itinerario di crescita della Comunità di Servizio che in questo anno pastorale affrontava come tema quello dei Sette vizi capitali. Fra i relatori Don Roberto Zammerini, Rettore del Seminario Romano Minore, Don Simone Carosi, Vice Rettore, Don Pino Pulcinelli, Assistente Spirituale del Seminario e Don Francesco Zambon, Parroco ed assistente spirituale della Comunità N.S. di Czestochowa. |